La biomeccanica applicata al ciclismo:Giuseppe De Servi ci spiega 
l’importanza della corretta posizione da assumere in sella.

Nel ciclismo moderno anche i minimi dettagli fanno la differenza e anche
per stabilire un corretto posizionamento in sella gli esperti di biomeccanica si avvalgono delle più moderne tecnologie per fornire ad
ogni ciclista le misure e gli accorgimenti necessari per “far calzare a pennello” la propria bici. Per saperne di più di questa arte e per toglierci alcune curiosità sulle diverse posizioni in bici ci siamo rivolti a Giuseppe De Servi, uno dei pionieri della biomeccanica applicata al ciclismo in Italia e che da oltre un decennio ha corretto e fornito le specifiche a centinaia di corridori.

Giuseppe, per quale motivo un ciclista dovrebbe rivolgersi a te?
Premesso che il vostro meccanico o rivenditore di fiducia è in grado di consigliarvi la bici della vostra misura, senza l’aiuto della tecnologia e di un servizio ritagliato su misura se trascorrete ore sul vostro mezzo con una posizione errata, anche solo di pochissimi centimetri, potreste incappare in problemi di salute, come il frequente mal di schiena e una corretta postura in bici permette anche di sfruttare in pieno la propria potenza senza dover vanificare i sacrifici di ore di allenamento. In pratica il mio lavoro consiste nel ricercare per ogni cliente la corretta posizione in sella che lo preservi dagli infortuni e che al contempo gli permetta di aumentare la sua performance, sfruttando al massimo la potenza che può erogare.
Lavori nel milanese, e ti abbiamo visto all’opera presso un ciclista e siamo rimasti colpiti dall’estrema precisione con cui lavori ma ti abbiamo conosciuto tramite internet dove fornisci questo servizio anche online.
Si le distanze sono un problema, oltre a accogliere i clienti nel mio studio effettuo diversi Bike fit test presso negozianti e venditori specializzati ma dal 2011 sono attivo tramite il sito http://www.studiobiomeconline.com dove posso fornire questo servizio in remoto: l’atleta registra dei video seguendo passo dopo passo le dettagliate descrizioni presenti nei protocolli, me li invia e li analizzo utilizzando specifici software dedicati al Bike-fit di mia ideazione e sviluppo per restituire al cliente una scheda personalizzarla con le specifiche corrette.

Negli ultimi anni durante le gare dei professionisti abbiamo assistito a posizioni in sella davvero particolari, come quella di Caleb Ewan in volata.
Diciamo che è una posizione estrema, molto molto personale, adatta solo a chi se l’è cucita addosso e l’ha adattata personalmente, da non imitare perché anche se molto redditizia è anche molto pericolosa Ewan sposta tutto il baricentro sull’anteriore assumendo una posizione molto aerodinamica, riducendo la superficie frontale, ma scaricando eccessivamente la ruota posteriore. Infatti in questa posizione scaricando tutta la potenza sui pedali rischia moltissimo, se si osservano le sue volate la ruota posteriore slitta sull’asfalto a destra e sinistra… in gruppo e a tutta velocità il contatto e il capitombolo è sempre in agguato: una posizione da non imitare per nessun motivo.

Mentre per quanto riguarda le discese oggi i prof tendono a utilizzare una posizione fuori sella, puoi spiegarci il motivo?
La posizione assunta dai Pro in fase di discesa è completamente votata alla aerodinamica. La superficie esposta al vento è ridotta al minimo, il baricentro ed il peso spostato tutto sull’avantreno e quindi verso valle, questo comporta un notevole aumento della velocità. Posizione che però richiede doti da funamboli, perché si riduce notevolmente la guidabilità del mezzo e l’aumento della velocità riduce i tempi per un riassetto “normale” nel momento di dover impostare una corretta traiettoria di curva e nella frase di frenata. Come per Ewan ottima resa, ma non è per tutti.

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