Il ritorno sospeso dalla pandemia del Breganze CicloClub96 ricorda Chiara Pierobon

Il Breganze CicloClub96, Team Wilier Chiara Pierobon momentaneamente interrotto alla partenza dopo uno stop che tutto fu, fuorché una resa.

Era il 1996 quando, dalla passione per la bicicletta di un gruppo di cicloamatori ed amici, nacque il Breganze CicloClub96 che si trovò, qualche anno più tardi, catapultato nella più ampia sfida.
Il tuffo nel mondo del ciclismo femminile avvenne con l’esordiente Marta Fraccaro che esordì nella categoria vestendo in solitaria i colori della giovane società, supportata tecnicamente dal padre, Oreste – ex dilettante e “colpevole” persuasore del presidente e amico Giorgio Pigato, che si trovò ad avere così la prima bambina tesserata.
La scelta portò presto a rendere necessaria una maggior organizzazione per consentire di assecondare le richieste di altre bambine e ragazze che fecero presto parte di una rosa ampliata anche alle categorie allieve e juniores, seguite da un organico tecnico che vide, tra gli altri, Franco Basso, autentico “motore” del movimento femminile, e Stefano Franco.

Negli anni, il Breganze CicloClub96 mise in bacheca una serie di bei risultati raggiunti grazie alle sue ragazze. Tra queste, la pioniera Marta e, ancora, Marta Tagliaferro, Elisabetta Piotto, Annachiara Dinale, Eleonora Suelotto, Anna Stricker – campionessa italiana alleva, Susanna Zorzi – bronzo ai mondiali 2009, campionessa italiana juniores su strada, a cronometro e in azzurro ai mondiali di Offida 2010, Viviana Gatto – anche lei in azzurro ai mondiali di Offida 2010, Chiara Pierobon, oltre a Francesca Pattaro, Lara Vieceli, Anna Trevisi ed Elisa Della Valle, ancora oggi attive nel mondo delle elite.
Soddisfazioni interrotte alla fine della stagione 2012, quando la società, per motivi economici, si dovette fermare. Uno stop forzato che non fu mai una resa.
Nel mese di giugno del 2019, infatti, si iniziò a spolverare il progetto Breganze che prese il nome di Breganze CicloClub96, Team Wilier Chiara Pierobon:
“Wilier” per il sodalizio storico che lega l’allora e attuale presidente Pigato al marchio e “Chiara Pierobon” per onorare il suo stupendo ricordo e quel legame con tutta la sua famiglia nato nel 2010, quando fu portacolori del team tra le juniores, che continuò a rafforzarsi anche dopo la sua triste ed improvvisa morte, avvenuta nel 2015, quando aveva appena 22 anni.
Giorgio Pigato ebbe così l’idea di ripartire sposando il progetto alla speciale dedica, accolta con entusiasmo da papà Gianni e dai familiari della ragazza.

A raccontarci la storia della sodalizio vicentino e a non nascondere l’emozione di quella che definisce “una scelta forte e di grande coraggio, ma anche una dimostrazione di sensibilità non comune“ è Luigino Segato, dirigente e tecnico della società già nel 2010, che continua condividendo un aneddoto che conserva con grande affetto.

“Sento di dover spendere due mie parole inerenti a Chiara e al ricordo che conservo di lei, perché sì, è vero, non la conobbi così bene, ma quel poco fu sufficiente per apprezzare la ragazza che era.
Fece parte dell’organico junior nel 2010, quando io arrivai per seguire le esordienti, e lasciò poi la società seguendo il tecnico/amico Stefano Franco – attuale direttore sportivo delle juniores 2020, nella società Verso L’Iride, facendola crescere successivamente nella S.C. Vecchia Fontana.
Nonostante si fosse diventati “avversari” rimanemmo in amicizia.
Nell’estate 2015, il 5 luglio, poco prima che… si fa fatica a dirlo, che Chiara ci lasciasse, si corse il Giro Rosa con una tappa in Veneto, nelle mie zone (sono asolano): la Gaiarine – San Fior. Seguii con particolare interesse quel giro particolarmente impegnativo, al quale partecipò anche una mia ex atleta passata elite con l’Astana Women del buon Farbetto, Marika Campagnaro di San Giorgio in Bosco. Ricordo il gran caldo e alcune tappe dure dal punto di vista tecnico ed importanti, come la Trezzo sull’Adda – Aprica, vinta dall’iridata Pauline Ferrand-Prévot dopo una fuga con Francesca Cauz che fu anche una compagna di squadra di Chiara alla Top Girls Fassa Bortolo.
Nella tappa del 6 luglio, la Curtatone-Mantova, fu proprio Chiara a rendersi protagonista di una fuga ristretta a pochi elementi che la videro piazzarsi in nona posizione, a 10” da una vittoriosa Lucinda Brand. Fu, a mio avviso, un risultato straordinario per lei.
Alla fine di luglio… se non erro, fu proprio il 26, a Ciano del Montello, si svolse una gara femminile. Anche questa corsa passò nelle mie zone, quella volta proprio davanti alla casa di mio cugino che abita proprio a Crocetta del Montello.
Dopo l’arrivo raggiunsi il paddock per salutare la mia ex atleta, Marika, e altre ragazze che avevo conosciuto nelle categorie minori. Passando vicino alla postazione della Top Girls, pensai immediatamente a Chiara e andai a cercarla. La trovai nel furgone con le compagne, intente a sistemarsi e a rilassarsi come si è soliti fare nei post gara. La salutai: “Ciao Chiara!”. Si voltò e, con la sua solita cordialità e il dolce sorriso, ricambiò. L’abbracciai dandole un bacetto e le dissi: “Complimenti per la tappa al Giro Rosa.” Lì per lì mi ringraziò, poi, però, cambiando mimica, fece uno sguardo torvo e sbuffando simpaticamente mi rispose: “Grazie, grazie mille Luigino, ma… ufffff… che fatica!!!”. Allora, stando al gioco, ironicamente le dissi: “Ma va là! Quale fatica! Eri fresca come una rosa.” e, dopo aver riso un po’, lei aggiunse: “Beh, son contenta.” Poi ci salutammo.”

La decisione di onorare il ricordo di Chiara accompagna così la consapevolezza di una partenza equivalente al cosiddetto “anno zero”, uno start con le sole categorie juniores femminili e maschili: nove ragazze guidate da Stefano Franco, tecnico di grande esperienza e tra i più preparati del settore, e undici ragazzi seguiti dal tecnico Ruggero Sassaro.
Tutto sarebbe dovuto essere una sorpresa e un sorta di assestamento dopo un fermo lungo anni, senza pretese, se non quella volontà di fare una buona impressione e la convinzione che sarebbe stata comunque una stagione positiva, indipendente dai risultati. Erano queste le aspettative del progetto “momentaneamente interrotto” dalla pandemia che, a detta del sig. Segato, “non ha certo cambiato i piani del Breganze CicloClub96, Team Wilier Chiara Pierobon e dei ragazzi che si sono da subito dimostrati affiatati ed in sintonia e che hanno affrontato con impegno e determinazione i disagi dovuti ad un’emergenza sanitaria che li ha costretti a rinunciare all’abitudine di un’attività all’aperto e alla classica attività scolastica. Sarà una stagione difficile da raddrizzare, ma il lavoro pagherà.”

Ilenia Milanese

 

In foto:
gli organici 2020 del Breganze CicloClub96, Team Wilier Chiara Pierobon;
Chiara Pierobon (G.S. Top Girls Fassa Bortolo) e Marika Campagnaro (Astana Acca Due O) a Ciano del Montello (TV) il 26.07.2015, di Luigino Segato

Un pensiero su “Il ritorno sospeso dalla pandemia del Breganze CicloClub96 ricorda Chiara Pierobon

  • 30 Giugno 2020 in 16:46
    Permalink

    Sono onorato di conoscere la fam. Pierobon, e tutte le mattine incrocio lo sguardo di chiara, e sarà così per tutti i giorni che mi restano da vivere. Un ABBRACCIO grandioso e in bocca al lupo per le future campionesse. Dante Bronzini

    Rispondi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.