Bici e economia, il cicloturismo si reinventa. Mauro Fumagalli è ottimista “ripartiamo con il turismo di prossimità. La gente vuole uscire nella natura e scoprire le bellezze del territorio”

Nella filiera economica della bici, il cicloturismo è senza dubbio una nicchia in espansione nel nostro paese grazie a paesaggi mozzafiato, a un patrimonio artistico culturale immenso e a un settore enogastronomico che attira turisti da tutto il globo. L’emergenza virus con la chiusura delle frontiere ha messo in ginocchio anche questo settore.
Per fare il punto della situazione ci siamo rivolti a Mauro Fumagalli, cuore pulsante di Marche Bike Life, uno dei più dinamici tour operator delle due ruote.

Mauro, presentati ai nostri lettori e raccontaci la tua attività
“Anche io sono Born To Cycle, ho sempre corso in bici fino a dilettante, poi ho iniziato a fare la guida cicloturistica in Sud America spostandomi tra Cuba, Bolivia, Cile, Perù ed Ecuador. Dopo questa decennale esperienza nel 2014 ho fondato Marche Bike Life, dove siamo partiti organizzando escursioni e vacanze in bici nelle Marche, un territorio affascinante, poi ci siamo allargati con tour nel resto della penisola e all’estero, in paesi caldi specialmente nel periodo invernale, come Cuba e le Azzorre”

Prima dell’emergenza sanitaria si prospettava una stagione indimenticabile grazie al supporto dell’ente turistico della Regione Marche che ha messo in campo un super testimonial come Vincenzo Nibali
“Sì, la regione ha lanciato “Marche outdoor” investendo grandi risorse per creare un progetto per il turismo. Ne collaboro come consulente e per quanto riguarda il cicloturismo è stato fatto un grande lavoro per mappare gli itinerari, organizzare e censire i Bike Hotel ed è stata fatta una grande promozione nelle fiere di settore, e come ciliegina sulla torta ci si è avvalsi di un testimonial d’eccezione come Vincenzo Nibali. Abbiamo ottenuto un grandissimo riscontro e tantissime prenotazioni già dallo scorso autunno anche all’Itinerando Show di Padova, una fiera del turismo sostenibile dove ho partecipato in prima persona con la mia Marche Bike Life. Ovviamente l’emergenza ha bloccato tutto”

Come stai organizzando la ripartenza?
“I turisti stranieri sono fondamentali per la nostra attività perché in tanti paesi la cultura della bici è molto diffusa e apprezzano le bellezze della nostra penisola e la loro assenza è devastante per noi e tutto il turismo. In questi giorni sono però ottimista perché stiamo puntando tutto su un turismo di prossimità e stiamo avendo ottimi riscontri. Gli abitanti delle zone limitrofe sono molto interessati alle nostre escursioni giornaliere o a brevi weekend in contatto con la natura. Dopo un periodo di blocco in casa le persone vogliono uscire e stare all’aria aperta, c’è una gran voglia di evasione nella natura ed è proprio quello che offriamo. Il nostro pacchetto all inclusive comprende il noleggio delle biciclette, anche quelle a pedalata assistita e il resto lo fa il territorio: nelle Marche nel giro di 40 chilometri si passa dal mare alla montagna, l’entroterra è pieno di splendidi borghi antichi e tesori artistici e l’offerta enogastronomica è eccellente”

Come si siete organizzati per la fase di ripartenza a livello sanitario?
“Ovviamente abbiamo considerato tutti i rischi possibili. Nelle nostre escursioni manteniamo distanze di sicurezza tra i partecipanti, ci occupiamo della sanificazione delle bici e in particolar modo dei caschi. Per ora non possiamo includere visite ai musei o alle cantine, ma ci siamo organizzati per sostituire il rinfresco che offriamo ai partecipanti con un pic nic all’aperto per mantenere sempre il distanziamento tra le persone”

Le tue prospettive per il settore?
“Questo turismo di prossimità è un buon inizio, abbiamo avvicinato un tipo di clientela che in passato non consideravamo prioritaria e proveremo a sviluppare una maggiore offerta di itinerari e esperienze nei prossimi anni. Speriamo vivamente che la situazione sanitaria migliori in modo da poter avere turisti stranieri già da fine luglio o inizio agosto e in autunno ripartiremo con i tour all’estero in qualche paradiso caraibico. Siamo un settore in crescita, stiamo facendo il possibile per superare l’emergenza covid, ma vogliamo essere un perno per la ripartenza del settore turistico e del paese. Ma voglio concludere con un invito: le Marche sono un territorio fantastico e siamo molto ben attrezzati per la vostra vacanza in bici, venite e tornerete a casa affascinati da questa avvincente esperienza“.

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