Hirschi, talento elvetico alla riscossa

Marc Hirschi è giovane e non deve avere fretta: il tempo è dalla sua parte. A vent’anni chiude al decimo posto la classica di Harelbeke, lui che pareva più tagliato per le Ardenne, invece che per le corse sul pavè. Poi arriva il successo di tappa solo accarezzato al Giro dei Paesi Baschi, dove ha dato una seria dimostrazione di poter andare forte su ogni terreno e con ogni condizione climatica. Marc è tenuto in seria considerazione dalla sua squadra, una Sunweb che l’ha sempre gettato nella mischia in corse di primo livello, come certifica il terzo posto a San Sebastián, dietro al mostro Remco Evenepoel. La ricorrenza di quel nome negli ordini d’arrivo vizia il giudizio e allora Hirschi ora ha fretta di tornare a essere il primo della classe, come gli accadeva con buona regolarità tra gli junior prima e gli Under 23 poi, e adesso mette nel mirino le classiche, che si adattano perfettamente alle sue caratteristiche; tranne forse la Sanremo, fin troppo facile altimetricamente, a meno che le condizioni atmosferiche non induriscano la corsa. Hirschi, poi, va forte anche a cronometro e dunque potrebbe continuare a testarsi nelle brevi corse a tappe, magari quelle di casa sua. Con un occhio rivolto al futuro, perché Marc vuole prendersi tutto il meglio possibile, senza troppa fretta.

(Niccolò Anfosso)

Credit Photo : Keystone and Alamy.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.