Pogacar, il fuoriclasse sloveno dagli orizzonti rosei

 

Classe ’98, scalatore resistente dal talento ancora inesplorato, Tadej Pogačar è la stella nascente del ciclismo moderno. Ama attaccare quando le pendenze si fanno sensibili e ha nella caparbietà la qualità predominante del repertorio personale. Dopo anni in cui si è reso serio protagonista nelle corse U23, è esploso definitivamente alla scorsa Vuelta, conclusa brillantemente al terzo posto alla tenera età di vent’anni, dove ha dato dimostrazione di potersela giocare con i big del panorama ciclistico internazionale. Quest’anno, prima del lockdown, era partito benissimo conquistando la Vuelta Comunitat Valenciana e piazzandosi al secondo posto all’UAE Tour. In seguito alla pausa, dopo essersi allenato duramente nella sua Slovenia per tornare ad essere subito competitivo, ha sfidato l’amico e connazionale Primoz Roglic nei campionati nazionali: medaglia d’argento nella prova in linea, oro in quella a cronometro, rovesciando i pronostici che davano Rogla favorito nella disciplina contro il tempo. Il futuro è dalla sua parte, e siamo sicuri di rivederlo al più presto in cima alle classifiche. Perché il talento innato di questo ragazzo lascerà presto il segno nelle grandi corse a tappe.

(Niccolò Anfosso)

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