Karin Tosato, una campionessa essenziale “amo stare nei boschi, nella natura, quello è il mio mondo”

Il 2021 per Karin Tosato è stato un anno da incorniciare: la fortissima biker varesina ha vinto il campionato italiano, quello europeo e quello del mondo nella categoria master.
Per noi di Born to Cycle è stato davvero un piacere incontrarla per parlare di bici e non solo

“Ciao Karin, quali sono le tue aspettative per la prossima stagione?”
Mi piacerebbe riconfermare i titoli nel cross country e fare bene anche nel marathon.

“Nella tua brillante carriera quale successo ti è costato più fatica e quale gara rimpiangi di non aver vinto?”
Quest anno è stata una grande emozione vincere il campionato italiano perché erano da 10 anni che volevo dedicare questo successo a mia figlia e quindi è stata la gara più emozionante e anche la più dura. Non ho rimpianti perché dalle sconfitte si impara sempre.

Credit photo Claudio Bergamaschi

“La vicinanza di tuo marito e tua figlia che importanza hanno nei tuoi successi?”
È fondamentale perché senza il loro tifo e il loro supporto anche nelle faccende di casa, il non vedermi, insomma la loro presenza mi dà la serenità necessaria per poter arrivare a vincere

“Carriera e famiglia: sei sempre riuscita a conciliare al meglio le due cose o ci sono stati dei momenti dove hai pensato di smettere per dedicare più tempo ai tuoi cari?”
Ogni anno penso di smettere perché dovrei dedicare più tempo alla famiglia ma la passione per la bici è talmente grande che cerco sempre di dedicare alla famiglia tempo di qualità piuttosto che di quantità

“Strada e mtb: due discipline profondamente diverse, spiegaci attraverso la tua esperienza personale le principali differenze tra queste due specialità”
Fino ad oggi di gare su strada ne ho fatto solo una e l’ho trovata decisamente dura. Io preferisco la mtb perché amo stare nei boschi, nella natura, nel silenzio, quello è il mio mondo però anche la bici da strada trasmette grandi emozioni e probabilmente farò qualche su strada nel 2022

A che età hai iniziato a correre e quale consiglio ti senti di dare ai giovani che intraprendono questo sport?
“Ho iniziato a correre a 15 anni e consiglio di farlo solo se si ha una grande passione perché è uno sport duro e bisogna allenarsi sempre con costanza, insomma deve essere una vera passione e da lì nasce la voglia di far fatica.
E per concludere mando un grosso saluto agli amici di Born to Cycle e spero di vedervi presto alle gare.

Intervista a cura di Claudio Bergamaschi

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