Samuele Rivi e l’emozione del primo Giro d’Italia: “un sogno che si avvera”

Dopo che la Eolo Kometa ha svelato la sua formazione per il Giro d’Italia abbiamo contattato Samuele Rivi per provare a vivere insieme a lui l’emozione di partecipare alla Corsa Rosa per la prima volta e per condividere le sue aspettative a 360°.
“Sono davvero emozionato. Dopo l’ufficializzazione dell’invito per la nostra squadra ero molto contento ma non ho messo il Giro nei miei programmi. Non nascondo però che ci speravo davvero e il Giro era sempre nei miei pensieri e mi sono impegnato al massimo e ho fatto buone corse in avvicinamento come la Tirreno Adriatico e il Giro di Turchia e ne sono uscito con una buona condizione e un bel ritmo di gara nelle gambe.

Sarà un’esperienza incredibile e non so come andrà perché non ho mai fatto una corsa di tre settimane ma viste le mie caratteristiche non devo puntare alla classifica ma devo sfruttare questa occasione per crescere e migliorarmi, quindi proverò a gestire al meglio le energie e farmi trovare pronto quando serve. Sin da piccolo a maggio il Giro monopolizzava i miei pensieri, non appena tornavo da scuola seguivo le tappe e organizzavo gli allenamenti per finire in tempo per guardare il finale di tappa e ora ci sarò anche io: un sogno che si avvera.
Voglio ringraziare la squadra per la fiducia e anche i CT Amadori e Cassani che lo scorso anno mi hanno dato fiducia facendomi correre diverse gare tra i professionisti con la maglia della nazionale e mi hanno portato anche ai Campionati Europei perché a causa del covid con la mia squadra, la Tirol, non ho praticamente mai corso, ma non li ringrazio solo a parole, voglio farlo sulla strada supportando al massimo i capitani e cercando di sfruttare al meglio le occasioni che si presenteranno in qualche fuga da lontano.

Le motivazioni sono altissime e sto studiando nei dettagli il percorso, specialmente le tappe in Trentino che passeranno vicino a casa e poi ho partecipato due volte al Giro Under23: la prima esperienza è stata una gran fatica mentre l’anno scorso ero in ottima forma con grandi ambizioni ma ho dovuto abbandonare alla seconda tappa per problemi di stomaco e desidero riscattarmi.
Non voglio essere noioso e dilungarmi ma correre senza pubblico non è la stessa cosa quindi spero che ci saranno tanti tifosi lungo il percorso ma chiedo a tutti di indossare la mascherina e di essere  rispettosi delle norme di distanziamento.
Il mio pronostico? Vedo favorito Simon Yates ma spero in un grande Giro di Gianni Moscon che dopo i successi al Tour of Alps ha ritrovato un’ottima forma e tanto morale”.

Credit photo: Maurizio Borserini

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