Danilo Celano, uno dei leader dell’Amore & Vita – Prodir ci svela i suoi segreti per migliorare in salita.

Quando la strada sale lui si fa trovare pronto e scatta: questo è Danilo Celano, portacolori dell’Amore e Vita – Prodir, uno dei più forti scalatori del panorama nazionale. Balzato alle cronache grazie al successo nel Giro dell’Appennino 2017 dove ha vinto per distacco su un certo Egan Bernal e confermatosi con un promettente ottavo posto al Tour of Alps, corso con la maglia della nazionale, nel 2018 non è riuscito a compiere il salto di qualità: in maglia Caja Rural, una serie infinita di infortuni non gli ha permesso di correre con continuità e nel 2019 è tornato all’Amore e Vita per riscattarsi. I primi importanti obiettivi stagionali, Settimana Coppi e Bartali e Giro della Sicilia sono stati terribili a causa di un virus, ma è da qui che la forza e il carattere di Danilo hanno fatto la differenza e dopo una serie di ottimi piazzamenti nelle corse estive pochi giorni fa è arrivato il successo nella tappa regina del Tour di Almaty, una prestazione fondamentale per il morale e che lo proietta tra i protagonisti del calendario autunnale. Approfittando della sua disponibilità abbiamo provato a svelare i suoi segreti e con piacere abbiamo ricevuto consigli interessantissimi su come migliorarsi in salita.
“Danilo, scalatori si nasce o si diventa?”
Per me scalatori in buona parte si nasce poi chiaro con gli anni e con il tempo ci si può specializzare verso diverse tipologie di percorsi ma con determinate caratteristiche fisiologiche ci si nasce
“Viste le tue caratteristiche quanti dei tuoi allenamenti sono incentrati sulle salite e quanti sul fondo?”
Sicuramente la mia preparazione è quasi tutta incentrata su lavori e ripetute in salita. Prediligo soprattutto salite lunghe dai 30/40 minuti in su dove poter far ogni tipo di esercizio, dalla resistenza alle variazioni di ritmo alla forza.
“Ci consigli come affrontare le salite in allenamento per migliorarsi?”
Penso che come prima cosa per migliorare in salita bisogna far tanta salita, quindi far tanto dislivello nelle proprie uscite in bici come prima cosa. Sicuramente per migliorare la resistenza in salita bisogna affrontare ad esempio salite lunghe ad un ritmo “medio” .
Penso di aver risposto a tutto ma, dimenticavo, per migliorare in salita oltre comunque a far salita logicamente mi son dimenticato che un aspetto fondamentale e per me determinante è il peso. In salita il peso fa tanta, anzi troppa differenza
“Hai corso diverse volte il Giro del Portogallo, una corsa caratterizzata da temperature quasi proibitive: visto che la maggior parte dei ciclisti amatoriali si allena d’estate, cosa ci puoi consigliare per affrontare al meglio le situazioni di caldo estreme?”
Diciamo che quest’anno il Portogallo è stato inaspettatamente “fresco”. Comunque per abituarsi al caldo ci sono poche strategie: bisogna cercare di sopportarlo il meglio possibile e idratarsi bene.
“Sappiamo che il punto debole degli scalatori è la volata, anche tu sei ” condannato” ad arrivare da solo per vincere o hai anche un buono spunto veloce?
Beh c’è da dire che arrivare da solo ha tutto un altro fascino. Comunque è un po’ l’handicap di ogni scalatore. Forse mi è capitato poche volte ma in una volata ristretta tra scalatori potrei comunque dire la mia. 
“Per concludere, due anni fa trionfavi all’Appennino dopo aver staccato Bernal in salita e lui ha appena vinto il Tour de France: cosa provi? Quanto conta per il morale sapere di essere capace di certe imprese?”
Due anni fa attraversai forse il miglior momento della mia carriera ciclistica. Ad oggi è una bella soddisfazione aver vinto e aver messo dietro un campione che a due anni di distanza è riuscito a vincere la corsa più ambita a livello mondiale e ora che sono tornato a vincere grazie anche all’aiuto di una squadra straordinaria spero di ripetermi e confermarmi ad alti livelli.