Mirco Maestri e un 2022 sempre all’attacco “ma cercando più concretezza e risultati”

Mirco Maestri è un attaccante, l’abbiamo visto protagonista di interminabili fughe da lontano alla Tirreno Adriatico, dove ha anche conquistato la classifica a punti e alla Milano Sanremo. Non si tira mai indietro quando c’è da lavorare per la squadra ma è arrivato per lui il momento di fare il salto di qualità e di iniziale a finalizzare in prima persona. Approfittando di un incontro alla Elmec, uno degli sponsor della Eolo Kometa, abbiamo parlato con lui delle aspettative per la stagione da poco iniziata.

“Mirco, la tua carriera è arrivata ad una svolta: lasci alle spalle il periodo del covid che ti ha condizionato negativamente nel momento in cui avevi raggiunto un livello altamente competitivo e riparti con una nuova squadra e grandi motivazioni”

Sì, tornando indietro il covid nel momento in cui sono riprese le corse mi sono rotto la scapola e quell’anno l’ho perso completamente, un anno difficile e quando Ivan mi ha chiesto di far parte della sua squadra mi ho accettato perché per me è un grande onore far parte della squadra di due grandissimi campioni come Ivan e Alberto e dopo sei anni in Bardiani avevo bisogno di nuovi stimoli e sono contento di essere in questa realtà. Finora ho portato la mia esperienza e mi sto trovando bene e ora inizia la parte più importante della stagione e sono sicuro che dimostreremo di essere un bel gruppo

(Mirco Maestri con Giovanni Lonardi, Photo Claudio Bergamaschi)

“Ti abbiamo visto spesso in fuga, alla Tirreno, alla Sanremo: grandi attacchi, grande fatica ma difficilmente questi tentativi arrivavano al traguardo. Come è il morale alla fine di certe giornate?”

Da una parte il morale è alto, perché se oggi non è andata bene ci posso riprovare alla prossima occasione, anche il giorno successivo come ho fatto alla Tirreno del 2017 dove ho perso la maglia della classifica a punti per un solo punto da Sagan e nel 2019 l’ho portata a casa andando in fuga praticamente tutti i giorni: insomma nel mio modo di correre mi sono portato a casa delle belle soddisfazioni. Qui mi si chiede di fare un ruolo più di responsabilità, una sfida nuova, mi vedrete ancora all’attacco ma cercando di concretizzare di più

“Il Giro d’Italia è alle porte: sei pronto per coronare il tuo sogno di vincere una tappa?”

Certamente ma prima devo riuscire a guadagnarmi la convocazione per il Giro d’Italia poi cercherò di chiudere quel conto aperto che ho con il Giro dal 2019 quando la tappa di Santa Maria di Sala mi è sfuggita davvero per poco.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.